sabato 2 agosto 2014

Hydruntum

Muti e con il respiro sospeso stavano accogliendo benevolmente l’allure che precedeva l’ultimo cavaliere arrivato in città. Il suo lento incedere sotto gli infuocati raggi che abbacinavano l’aurea corazza nell’immenso vasto aprico a chianche leccesi, divenne trionfante man mano che iniziò a percorrere le vie interne dalla Porta d’Oriente. Fu a tutti evidente che si aggiungeva a loro un forestiero di grande valore. Ai suoi occhi impavidi, rinfrancati da tanta accoglienza, la città apparve prospera, opulenta, aperta, franca, pronta a istituire in suo onore soterie e soiree danzanti. Ai loro, invece, corrosi da sopita acquiescenza mista ad antica ostinazione, fu evidente che quel condottiero pervaso da grande fascino, da lì a poco, li avrebbe liberati dalla serpeggiante e selvaggia malvivenza che stava incancrenendo l’estrema cintura dei bassifondi del borgo idruntino. Zone inavvicinabili. Un intricato viluppo di viuzze e tuguri, un labirinto di budelli bui tenuti stretti da putridi abituri. Angiporti infestati da criminali e miserabili, preda di vizi e aspre contese, che dominano la parte più ignobile e malfamata della città, quella ormai prossima a loro, non più limitrofa, l’impenetrabile suburra. I due volti della stessa città.

Franco Chirico
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Diconodioggi e Pagina99we - 2 agosto 2014

City


Qui lo schema e le regole del gioco lanciato nella settimana precedente
da Antonella Sbrilli su Diconodioggi



Dal 22 febbraio 2014 mi sono messo a giocare con Diteci di oggi
Sopra il mio diciannovesimo contributo apparso sulla pagina 46 di Pagina99we.

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È probabile che la pavimentazione a chianche non fosse presente intorno al 1200, e che la sistemazione non fosse così vasta come l’attuale (ben visibile dalle registrazioni su Google Maps). A me è servita per rendere ancor più accogliente il centro di Otranto e con esso la parte valorosa e cristiana della cittadina. Di certo, ogni grande città nasconde, ai trionfanti e vincitori, il lato oscuro e meno nobile dei propri bassi istinti. Un grumo di cellule malate che vanno estirpate per non far incancrenire quelle sane.

Resta un dubbio, quelle sane sono solo quelle che saltano sul carro, o cavallo, del vincitore, di turno?


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