mercoledì 3 aprile 2013

Difronte allA MORte

Francois Robert


Sogghigni felice
paura terrena e turpe g dici:
Vetusta la pena 

che triste v’adombra 
in questo silenzio di calma” nell’ombra
del gramo supplizio.

Maliarda presenza
di nero presagio il pio sortilegio
è grigia presenza

oscura, ambigua,
e il turpe momento d’un noto spavento,
grida... grida: “Tregua!”

Pietà! ... l’ossessione
rannicchia le membra, nella contorsione
la mente mia sembra

un’ardua malìa,
un crudo tormento che regna la veglia
ed il sonno-lento.

Malferma degenza
d’improvvida sorte non serve esser forte
in tua presenza,

finanche tu porti
lontano nel vento il vecchio sgomento...
già morto fra i morti!

3 commenti:

Lorenzo ha detto...

il fascino della morte.

Unknown ha detto...

Eh, guarda, non me ne parlare.

mariadambra ha detto...

ma un supplizio peggiore
conturba la mente
a chi d'esser morto tra i vivi
diventa cosciente...