Ho fatto un sogno abbaiavo al sole senza trovare le parole e non mi vergogno.
Ho fatto un incubo schiacciavo un pisolino e perdevo un dentino sbattendo al tubo.
Ho fatto una mezza dormita ero un Dj in erba fumavo pure il cruciverba poi e finita.
Ho fatto un dormiveglia che cazzo voglia dire non so capire presto prenderò una sveglia.
__________ Non è un Haiku, non è un Maltusiano, non è una Bosinada, non è un Efìmnio, ... ma sì, sì, è chiaro a tutti, è un ABBA (del resto la musica che gira sui piatti ne ha lasciato il segno).
Volevo parlare al vento e tirare giù il firmamento pagare a tutti pegno e battervi le mani ma non sono ancora degno del mio domani.
Volevo restare un fiore e diventare un colto precettore tagliare le mie radici e tirar fuori le ali ma ho inforcato solo bici senza pedali.
Volevo giocar d’astuzia e sparpagliare la minuzia abbracciarvi tutti quanti e buttare giù Filistei e colonne ma ho disprezzato i santi figurarsi le madonne.
Volevo dar voce a voi senza escludere amanti, moglie e buoi far castelli in aria e andare contromano ma la mia vita sedentaria mal sopporta il divano.
Volevo sputare in cielo smettere di radermi contropelo saltare giù ad occhi chiusi e nascondere il cerino faccio progetti pii e astrusi ma resto sempre cretino.
Volevo inventare un gioco e buttar parecchia acqua sul fuoco stringere a tutti il collo e a fare gli scongiuri ma dei miei giorni sicuri ho perso l’autocontrollo.
Volevo cambiare il mondo e saltellare nel vostro girotondo pagarvi con il baratto e ascoltare ogni sospiro ma son diventato matto a prendervi tutti in giro. Volevo fissar farfalle nell’elettrico Moulin Rouge a Pigalle oppure diventare un santone senza suonare il violino ma ora ho questa canzone che ha un refrain cretino.
Volevo ascoltare la gente e imparare a non far niente parlare a denti stretti e raccontare barzellette ma a far satira ci rimetti non paghi le bollette. Volevo diventare grande e spruzzar profumi e lavande vivere come uno sceicco e non giocare la cinquina ma sono finito a picco scolandomi la cantina.
Volevo disegnare fumetti e dire “Chi la fa, l’aspetti” passare per un nuovo eroe e fare il librettista ma ho scritto come Poe e l’Opera non s’è vista. Volevo sognare ad occhi aperti e non credere ai referti uccidervi scientificamente e saltellare sulla Luna ma il mio fantasticar silente non vi porterà fortuna.
Volevo passare alla storia e ridere e far baldoria evitare ogni ambasce e farla pagare agli scaltri ma son rimasto in fasce i cresciuti siete voi altri.