Ho sorbito allibito una bibita fresca*.
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* Con tre bit costruisco un’informazione da bere.
Inizio l’anno con un verso che fa il verso alla
teoria dell’informazione. Bastano tre soli
bit (dall’inglese “
binary digit”) per proporvi una pseudo informazione, ma non voglio usare tre numeri perché non ho necessità di creare un binario 0000, 1111 (dall’inglese “
binary unit”). Difatti, con tre soli bit sono riuscito a prepararmi a malapena un aperitivo che bevo con fare entropico, ma non sono riuscito a farvi vedere come si deve, l’immagine che apre il mio
post numero 100: il capolavoro del grande genio
Vincente (meglio detto vinciano). Per vedere nitidamente l’immagine che ho pixellato ad arte dell
’Uomo vitruviano, ci vuole una potente e performante CPU (
Corpo Perfetto Umano), cioè ci vuole una nuova architettura della rappresentazione del corpo, più rivoluzionaria e moderna
. Le Corbusier l’ha simbolicamente sintetizzata nel
Modulor nel lontano 1948.
Con questa nuova comprensione dell’uomo, possiamo - come diceva Einstein che commentava così il Modulor di Le Corbusier: «È una scala di proporzioni che rende il male difficile e il bene facile» - considerare l’uomo attraverso altri numeri e altre divine proporzioni. Infatti, l’architetto svizzero con la sua rappresentazione dell’uomo con il braccio alzato (come potete osservare l’uomo è suddiviso in tre bit di informazioni), ha scomodato altre logiche e altre proporzioni come la
Sezione aurea,
la serie di Fibonacci,
la spirale logartmica, etc.).
Le Corbusier - Le Modulor, 1948.
Tornando alla rappresentazione dell’uomo di
Leonardo da Vinci, voi direte che l’immagine è solamente un po’ sfocata e che l’architettura di una CPU che rielabora la proporzione umana non c’entra nulla, ma io vi confermo che questa è arte, arte dell’informazione, o meglio, informare con arte o Arte informatica, in altre parole:
Bit Art.
Dio mio, mi sono perso in un enorme giro di parole. A questo punto devo dire che l’
entropia del post è aumentata, ma l’informazione è scemata o addirittura persa. Son passato dal gioco di parole alle parole in gioco. Per riscattarmi dico solo che con l’entropia, l’informatica e la teoria della complessità non voglio avventurarmi per sentieri che non conosco, quindi, mi fermo qui e brindo al nuovo anno. Un solo bit-ter mi basta, naturalmente
Campari [perché con l’inizio del 2010 (che non è molto binario) mi sento Fortunato...
Depero].
Prosit!
Fortunato Depero - Bitter Campari. L’aperitivo, 1926-1927,
Stampa tipografica, cm 18,5 x 13, Rovereto, Mart.
Post S.
Per chi cerca ulteriori informazioni sui liquori aromatizzati in genere e sul
Bitter Campari, consiglio di scaricare questo
documento redatto dall’
Istituto G. Giolitti di Torino. o di rileggere con attenzione il mio accorto verso di sole sei parole, delle quali tre presentano un
’allitterazione.